Castello Feudale di Mirto

Mirto Castello
Il Castello di Mirto, fatto edificare dal Barone Giovan Michele Mandatoriccio (Rossano 1570 1° Barone di Crosia) all'inizio del 1600 su una preesistenza Normanna, non è altro che una stupenda "Masseria" costruita sull'altura della frazione di Mirto centro dell'immenso feudo.
Le motivazioni che hanno portato il Mandatoriccio ad edificare, se pur in diverse fasi, tutte quelle strutture, sono da ricercare nelle esigenze del grosso feudo le cui attività erano prevalentemente agricole. La vastità dei territori impiantati ad uliveti, determinava una produzione d'olio di centinaia di quintali gran parte del quale veniva esportato ed ecco la necessità di impiantare le strutture per lo stoccaggio oltre al frantoio per la molitura delle olive. La produzione massiccia di cereali e la loro commercializzazione impose la costruzione di enormi magazzini non solo sotto il palazzo baronale di Crosia ed a Calopezzati, ma soprattutto a Mirto, che era il cuore delle attività.Tutto ciò, e, la mania delle cose in grande, che era caratteristica del barone, fece nascere attorno alla vecchia torre: la dimora padronale ancora oggi visibile; l'abitazione del fattore; le case per il personale di servizio e per gli operai salariati; le rimesse e le stalle; i magazzini ed un grande locale dove trovavano posto i lavoratori stagionali. Venne costruita anche la sala degli "ordini" dove venivano impartiti dal fattore appunto gli ordini per il giorno successivo. Le necessità crescevano con l'ingrandirsi del feudo e sorgevano nuove costruzioni attorno alla corte, finché la struttura assunse le dimensioni e l'aspetto attuale, pur rimanendo interessante, non può essere definita Castello: fu eretta per essere masseria e tale rimase. 
L'imponente struttura oltre ad essere stato il cuore del vastissimo feudo di Crosia del quale faceva  parte CalopezzatiCalovetoCampanaMandatoriccioBocchigliero e Pietrapaola, fu teatro dei tragici fatti della "restaurazione borbonica" del 1799. Nei pressi della "Cibbia"del giardino è ancora visibile il muro del martirio degli antiborbonici.
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